FILOWEB.IT
by Filippo Brunelli

Appunti Vari


Introduzione a jquery


Realizzare un swebsite I parte


ACCESS
2007


EXCEL
-1-


EXCEL
-2-


Blender
2.49


Photoshop
CS3


Photoshop
CS5


Stampa unione con word


Powerpoint
 


ASP
 


CSS 
 
 


News

5/1/2017 "rifatta la sezione template"
Sezioni "Quiz Online"
Considerazioni "Aggiunto un piccolo papper sulle bufale online"

Ultimi Contenuti Inseriti


Introduzione a Jquery

jQuery è una libreria di funzioni (framework) Javascript, cross‐browser per le applicazioni web, che si propone come obiettivo quello di semplificare la programmazione lato client delle pagine HTML.
Tramite l'uso della libreria jQuery è possibile, con poche righe di codice, effettuare svariate operazioni, come ad esempio ottenere l'altezza di un elemento, o farlo scomparire con effetto dissolvenza.
Con Jquery è possibile usare il framework in tutti progetti senza paura di incappare in incompatibilità nel codice. Infatti, utilizzando la funzione jQuery.noConflict() verrà semplicemente rimosso l’alias $, e potremo usare, per esempio, Mootools richiamando questo framewok con $('mioId') e jQuery con jQuery("#mioId"), inoltre jQuery ha un semplice sistema di estensione che permette di aggiungere nuove funzionalità (plugin) oltre a quelle predefinite; la sua diffusione ha fatto in modo che attorno al team di sviluppo ufficiale crescesse una numerosa community che mette a disposizione plugin e supporto di ottimo livello. Infine, e potrebbe sembrare una cosa da poco, perché il motto di jQuery è “Write less, do more”, ed effettivamente la sua sintassi sintetica ed efficiente è particolarmente apprezzabile quando si tratta di scrivere svariate linee di codice.
jQuery non ha intenzione di sostituire Javascript: il suo scopo è quello di semplificare la vita dei javascripters, consentendo di scrivere meno codice e, al contempo, ottenere risultati elevati difficilmente ottenibili programmando "a mano" i propri script.
INCLUDERE JQUERY NEI PROPRI PROGETTI
Vi sono due modi per includere JQUERY nei propri progetti:
il primo metodo consiste nello scaricare dal sito jquery.com la librerie per poi includerla in una cartella nel nostro progetto per poi richiamarla.
 < script language="javascript" type="text/javascript"
 src="jquery‐1.3.2.min.js"> 

Il second metodo consiste è quello di utilizzare una copia del framework presente sul network di Google
 < script language="javascript" type="text/javascript" 
src="http://ajax.googleapis.com/ajax/libs/jquery/1.3.2/jquery.min.js"> 

Questa soluzione, che lega il funzionamento dei nostri script alla raggiungibilità del servizio, ha il vantaggio che l’utente potrebbe già aver scaricato il file in questione nella cache del browser con conseguente diminuzione del tempo di caricamento della pagina...Leggi tutto




ACCESS 2007

Contenuto nel pacchetto office Access è un potente database relazionale, serve cioè a gestire in modo razionale basi di dati, semplici o complesse, quindi informazioni, qualunque sia la loro provenienza, la loro forma e la loro destinazione.
Senza usare parole complesse o troppo tecniche possiamo dire che, rifacendosi al modello introdotto teoricamente da Edgar F. Codd negli anni ’70, le tabelle di Access possono essere messe in relazione tra di loro tramite determinati vincoli e da qua il nome relazionale.
Non parliamo di modelli relazionali e teorie degli insiemi su cui si basano i database relazionali, in quando non ci interessano per un uso pratico di quello che dobbiamo fare.
La complessità iniziale di Access spaventa molti utenti, soprattutto perché è meno intuitivo degli altri applicativi come Word, Excel o PowerPoint.
Spesso si usa Excel e lo si fa interagire con Word per fare operazioni che si possono fare e gestire più semplicemente in Access.
Access non ha a che fare con una sola tipologia di documenti ma con un insieme di “moduli” che interagiscono per creare il risultato finale.
Per spiegare in parole povere mentre in word ho un documento dove scrivo, in Excel una cartella che contiene i fogli di lavoro, in Access ho un file che contiene diversi tipi di documenti che si integrano e che si possono integrare con gli altri applicativi di office.
In un file di access trovo inseriti:
Tabelle. Una tabella è sostanzialmente una struttura bidimensionale identificata da campi e da records. Nelle tabelle i dati vengono
organizzati in colonne e righe (simili ad un foglio di Excel)  Querry. Una query è uno strumento che consente di estrarre dei dati memorizzati nelle tabelle, per visualizzarli, analizzarli e modificarli in modi diversi.
Maschere. Detta anche Form, una maschera rappresenta l'interfaccia grafica mediante la quale l'utente dialoga con il Data Base; è possibile immettere, modificare e visualizzare dati.
Report. Il report costituisce un efficace mezzo per presentare i dati in un formato adatto ad essere stampato od esportato. In un report le informazioni possano essere organizzate in modo chiaro ed efficace.
Visual basic. Il visual basic for applications ( o VBA) è il linguaggio di programmazione che usa Access – ed anche gli altri applicativi della famiglia office ‐. Non bisogna confondere il VBA con in VB ( visual basic solamente) anche se sono molto simili tra di loro.
Ma a cosa serve esattamente Access?
Con access si può fare praticamente di tutto o quasi ma non esageriamo.
Facciamo un esempio semplice di cosa può fare un database relazionale: Mi piace fare i dolci e conosco molte ricette. In access creao una tabella con gli ingredienti che uso per fare dolci. poi una tabella con l'elenco dei vari dolci che ho archiviati, e un'altra tabella che fa riferimento ai dolci e agli ingredienti; in una sorta di relazione 1 dolce, n ingrendienti, x quantità eccetera eccetera, così come sarebbe scritto su un ricettario. Poi faccio una tabella con i libri da dove spuntano le ricette, i gradimenti, le volte in cui li ho preparati e altre informazioni che ritengo importanti.
Preparo una serie di maschere per consultare il database, e fare la stampa del ricettario! così quando sa che ingredienti ho, ma non ha la più pallida idea di che dolce fare faccio una bella ricerca usando gli ingredienti... Leggi tutto





BLENDER 2.49

Blender nasce nel 1995 da un’idea di Ton Roosendaal (il co-fondatore e responsabile dello sviluppo software della famosa società olandese NeoGeo). Dopo varie vicissitudini nell'ottobre 2002 Blender diventa open source.
Nella grafica e dell'animazione 3D, è un software multi-piattaforma paragonabile a programmi commerciali dal costo di migliaia di euro.
Il primo grande progetto professionale nel quale Blender è stato usato come strumento primario è stato la previsualizzazione dell'animatica del filmSpiderman 2:
« Come artista dell'Animatic per Spiderman 2, ho usato Blender per modellare i personaggi ed i loro movimenti in 3D, per migliorare il canovaccio, ricreare le situazioni e mettere in movimento le telecamere nello spazio 3D, in modo da rendere la visione del regista la più chiara possibile agli appartenenti al progetto. »
(Anthony Zierhut, Animatic Artist, Los Angeles)
Le caratteristiche sono:
Supporto per una grande varietà di primitive geometriche, incluse le mesh poligonali, le curve di Bézier, le NURBS, le metaball e i font vettoriali.
Conversione da e verso numerosi formati per applicazione 3D, come Wings 3D, 3D Studio Max e altri.
Strumenti per gestire le animazioni, come la cinematica inversa, le armature (scheletri) e la deformazione lattice, la gestione dei keyframe, le animazioni non lineari, i vincoli, il calcolo pesato dei vertici e la capacità delle mesh di gestione delle particelle.
Gestione dell'editing video non lineare.
Caratteristiche interattive, come la collisione degli ostacoli, il motore dinamico e la programmazione della logica, permettendo la creazione di programmi stand-alone o applicazioni real time come la visione di elementi architettonici o la creazione di videogiochi.
Motore di rendering interno versatile ed integrazione nativa col motore esterno YafRav (un raytracer open source) Blender ha fama di essere un software difficile da imparare, e questo è vero fino ad un certo punto.
La caratteristica di Blender è di fare un grande uso delle scorciatoie da tastiera. In effetti l’uso della tastiera è indispensabile, come imparare le principali combinazioni di tasti.
L'interfaccia di Blender si basa sui seguenti principi:
Modalità di utilizzo: le due modalità principali sono la Modalità oggetti (Object mode) e la Modalità modifica (Edit mode), che possono essere cambiate attraverso il tasto TAB.
La modalità oggetti (Object mode) può essere usata per manipolare oggetti singoli, mentre la modalità modifica (Edit mode) è usata per modificare i singoli dati che compongono un oggetto.
Per esempio, in una mesh poligonale (come ad esempio un cubo), la modalità oggetto (Object mode) può essere usata per muovere, scalare e ruotare l'intera mesh, mentre la modalità modifica (Edit mode) è usata per modificare i vertici... Leggi tutto