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Per chi dice: «Ormai non mi serve più il pc, faccio tutto con lo smartphone»


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8/9/2017

Per chi dice: «Ormai non mi serve più il pc, faccio tutto con lo smartphone»

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Perché questo articolo? 
Inizio con il chiarire che questo non intende essere un articolo polemico ma semplicemente ristabilire un giusto equilibrio tra le funzioni dei vari device perché sempre più spesso mi sento dire: “ Non mi serve più il computer, ormai faccio tutto con il telefono!”.
È vero: il telefono mi permette di ricevere e di rispondere alle e-mail, scrivere testi, navigare su internet, fare foto e molto altro ma…
Iniziamo con una domanda tecnica per poter chiarire questo “ma” che pende dalla frase sopra: i processori degli smartphone sono comparabili ai processori PC in termini di prestazioni?
La risposta è no! I processori degli smartphone (anche i più nuovi) non sono assolutamente paragonabili ai processori per PC:  la misurazione di una CPU Smartphone di fascia alta è diversa dalla misura di una CPU PC di fascia alta e può così capitare che un processore intel vecchio di 5 anni risulta più performante di una CPU nuova di uno smartphone.
Questo perché le CPU del PC sono più grandi e generalmente contengono maggiori istruzioni. Avendo una vita operativa più lunga hanno al loro interno molte istruzioni legacy(rif.1) per la necessità di supportare diversi software e anche moltissimo hardware. In generale, se stiamo parlando di CPU Desktop e/o Laptop, stiamo parlando di CPU che supportano x86 e sono generalmente CISC(rif.2). Le CPU Smartphone sono generalmente più piccole e supportano meno istruzioni. Molto spesso nelle CPU Smartphone usano chip di RISC molti dei quali sono basati su ARM.
Possiamo parlare sia del PC che dello Smartphone in termini di prestazioni per watt, ma le misure effettive che otteniamo verranno giudicate in modo molto diverso: gli smartphone hanno notevolmente meno potenza della batteria per lavorare rispetto ai portatili anche leggeri e quindi un attività che in un computer portatile fa grosso uso di risorse pur mantenendo sempre un consumo limitato della batteria potrebbe scaricare uno smartphone in poco tempo. 
Da un punto di vista software troviamo che esistono infinite App che permettono di fare moltissime cose, ma allo stesso tempo risultano limitate a determinate funzioni propri in virtù della differente impostazione hardware.
Così succede che, mentre su un PC con un programma posso fare moltissime cose su uno smartphone per fare le stesse devo passare attraverso diverse App e a volte non ho lo stesso risultato. Ad esempio su un PC tramite un programma come Adobe Premiere, posso fare l’acquisizione di un video, modificarlo, renderizzarlo ed esportarlo in vari formati (e molto altro ancora  senza problemi),  su smartphone se uso una sola App ho delle limitazioni per le modifiche o per il rendering oppure devo passare da diverse app per ottenere un risultato che si avvicina a quello ottenuto con un pc.
Per essere sicuro di quello che sto scrivendo ho voluto fare un esperimento molto più semplice:
Mi sono imposto di scrivere un file XML di un RSS Feed (rif.3) e uplodarlo su un server web.
Il file era molto semplice solo 13 righe.

Mi sono quindi scaricato un editor di testo che supportasse highlighting (rif.4) per non farmi mancare nulla, poi ho scaricato un client FTP e mi sono messo al lavoro
Subito mi sono accorto della prima difficoltà: la tastiera. 
In uno smartphone la tastiera è piccola, e se va bene per scrivere messaggi o dei brevi testi, per chi è abituato a scrivere con 2 mani e 10 dita la cosa è complicata; se poi aggiungiamo che si devono usare caratteri quali [] o <> e numeri “switchare” tra la tastiera normale e quella con i simboli e numeri diventava macchinoso e lungo, per non parlare poi dell’assistente ortografico che cercava di correggermi quello che scrivevo fino a quando non l’ho disattivato. 
Provare a dettare? Provare voi a dettare ad uno smartphone un XML di un rssfeed e poi mi dite cosa scrive.
In ogni caso dopo circa 20 minuti (e diverse imprecazioni da informatico)  sono riuscito a scrivere quello che dovevo ( se avessi usato un PC con una tastiera avrei impiegato meno di 5 minuti).
Per fortuna l’upload del file non ha creato problemi ma… una volta caricato mi compare un errore, infatti mi ero dimenticato un “/” di chiusura, così ho dovuto riaprire il file e correggerlo e mi sono accorto di quanto sia scomodo andare ad una determinata riga e colonna anche solo di un testo su un display dello smartphone.
Così mi sono immaginato un manager che deve scrivere una relazione e vuole farlo con uno smartphone, oppure che deve controllare o editare un foglio Excell complesso sempre con lo smartphone.
Concludendo si può ben dire che uno smartphone può andare bene per chi non deve fare un uso professionale o non sia troppo “pignolo” nei risultati che siano foto, documenti o altro, ma assolutamente non può sostituire un pc (o un navigatore satellitare che usa il GPS invece che l’A-Gps, una macchina fotografica - che a parità di Mpixel ha una qualità dell'immagine superiore a quella di uno smartphone di fascia alta in termini di DPI, Lenti, Gamma dinamica, ecc.- o ogni altro strumento specifico).
Se non hai capito metà dell’articolo ma soprattutto se pensi che tutto quello che ti serva sia scattare foto delle vacanze per condividerle su Facebook, navigare, fare qualche giochino di tanto in tanto e magari leggerti le e-mail, senza troppe pretese  puoi tranquillamente continuare a pensare che “con uno smartphone puoi fare tutto quello che fai con il computer e che un PC (fisso o portatile) non ti serva a nulla” perché - in realtà- fai poco o nulla,  altrimenti questo articolo non ti serve dato che sai già la differenza.

 

rif.1 Legacy (ereditato, che è un lascito del passato) è un sistema informatico, un'applicazione o un componente obsoleto, che continua ad essere usato
rif.2 CISC (Complex Instruction Set Computer ) indica un'architettura per microprocessori formata da un set di istruzioni contenente istruzioni in grado di eseguire operazioni complesse come la lettura di un dato in memoria, la sua modifica e il suo salvataggio direttamente in memoria tramite una singola istruzione. RISC (Reduced Instruction Set Computer) indica una filosofia di progettazione di architetture per microprocessori che predilige lo sviluppo di un'architettura semplice e lineare. Uno studio del 2015 che confronta le CPU Intel X86, ARM e MIPS rileva che la microarchitettura è più importante dell'architettura di set di istruzioni, RISC o CISC.
rif.3 RSS (acronimo di Really Simple Syndication) è un flusso di informazioni che permette di diffondere i propri articoli online in formato XML
rif.4 Con syntax highlighting o colorazione della sintassi si intende la caratteristica di un software, solitamente editor di testo, di visualizzare un testo con differenti colori e font in base a particolari regole sintattiche.

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