La risposta è in una proteina responsabile della formazione del guscio delle uova.
Gli scienziati sanno da tempo che la proteina ovocledidina17 (OC-17), presente solo nella parte più dura del guscio e nelle ovaie delle galline, influenza la trasformazione del carbonato di calcio in cristalli di calcite (la sostanza che rende duro il guscio stesso), ma non sono mai riusciti a chiarire il meccanismo di questa trasformazione. Per risolvere il mistero hanno chiesto aiuto a Hector (High End Computing Terascale Resource), un supercomputer installato a Edimburgo ed esperto in evoluzione delle dinamiche cellulari. Grazie a questa macchina hanno messo a punto una simulazione che mostra come la proteina si lega al carbonato di calcio per mezzo di particolari "pinze chimiche". Una volta stabilito il legame la OC-17 lavora come catalizzatore: aiuta cioè le partcelle di calcio a trasformarsi in cristalli di calcite e ad accumularsi l'una sopra l'altra. Quando il nucleo del cristallo è sufficientemente grande da poter continuare la sua crescita da solo, perde il legame con la proteina, che si ricicla legandosi ad altri cristalli e velocizzando così l'indurimento del guscio che avviene,solitamente, nel giro di una notte.
I ricercatori hanno inoltre scoperto che in assenza della OC-17 la cristallizzazione del guscio non può avvenire.
Quindi è ipotizzabile che sia nata prima la gallina