Nella teoria della relatività generale si analizzano i concetti di spazio e di tempo in relazione a sistemi di riferimento non inerziali, dove si ha una accelerazione, e la loro connessione con la gravitazione.
Poichè non esiste un sistema di riferimento assoluto, non è possibile distinguere chi sta accelerando rispetto a cosa. Gli effetti della gravità possono essere compensati da quelli prodotti dall'accelerazione.
La grande e geniale idea di Einstein è quella di "sostituire" la forza di gravità con la geometria dello spaziotempo.
Una massa deforma lo spazio circostante e ne determina una curvatura. La curvatura dello spaziotempo determina quindi la traiettoria delle masse che passano nelle vicinanze della deformazione dello spazio.
La Teoria della relatività generale è essa stessa una unificazione. Einstein realizzò che spazio e tempo sono soltanto differenti aspetti di un singolo oggetto che egli chiamò spazio-tempo. Corpi di enormi dimensioni, come pianeti, possono deformare e distorcere lo spazio-tempo e la gravità, di cui noi abbiamo esperienza come forza di attrazione, è infatti una conseguenza di questa deformazione.
Proprio come un peso posizionato su un tappeto elastico creerà una depressione in cui un vicino oggetto rotolerà, così un corpo di enormi dimensioni come un pianeta distorce lo spazio, attraendo gli oggetti vicini.
Le ipotesi fatte dalla Teoria della relatività generale sono assolutamente precise. Infatti la maggior parte di noi ha inconsapevolmente preso parte ad un esperimento che testa la relatività generale: se fosse falsa, i Sistemi di Rilevazione di Posizione (GPS) sbaglierebbero di circa 50 metri al giorno. Il fatto che i GPS abbiano un margine di errore di cinque metri in dieci anni mostra proprio quanto sia precisa la Teoria della relatività generale.