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By Filippo Brunelli

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Olocausto



Con il termine Olocausto si intende la persecuzione e lo stermino sistematici di circa sei milioni di Ebrei, attuati con burocratica organizzazione dal regime Nazista e dai suoi collaboratori. “Olocausto” è un termine di origine greca che significa “sacrificio tramite il fuoco”. I Nazisti, che raggiunsero il potere in Germania nel gennaio del 1933, erano convinti che il popolo tedesco fosse una “razza superiore” e che gli Ebrei, ritenuti invece “inferiori”, rappresentassero un’entità estranea e un pericolo per l’omogeneità razziale della popolazione germanica.
Durante il periodo dell’Olocausto, le autorità tedesche presero di mira anche altri gruppi ritenuti di “razza inferiore”: ad esempio, i Rom (gli Zingari), i disabili e le popolazioni slave (Polacchi, Russi e altri). Alcuni gruppi vennero invece perseguitati per le loro idee politiche, per il loro credo ideologico o a causa di determinate caratteristiche comportamentali: in particolare, coloro che credevano negli ideali del Comunismo e del Socialismo, i Testimoni di Geova e gli omosessuali.
Per agevolare la “Soluzione Finale” (il genocidio o distruzione di massa degli Ebrei) i Nazisti realizzarono diversi campi di sterminio in Polonia, il paese con la più grande popolazione ebraica. I campi di sterminio furono progettati con l’obiettivo di creare un’efficiente macchina per l’omicidio di massa. Tra questi, Chelmnofu il primo campo di sterminio a essere realizzato e divenne operativo nel dicembre 1941. Qui, Ebrei e Rom venivano uccisi con il gas di scarico, all'interno di furgoni appositamente modificati. Nel 1942, i Nazisti misero in funzione i campi di sterminio di Belzec, Sobibor e Treblinka per eliminare sistematicamente gli Ebrei del Governatorato Generale (il territorio all’interno della Polonia occupata dai Tedeschi).
I Nazisti costruirono le camere a gas (cioè vani in cui i prigionieri venivano asfissiati con gas venefico) per realizzare lo sterminio in modo efficiente e per rendere il processo il più impersonale possibile per coloro che dovevano materialmente portarlo a termine. Nell’ambito del complesso dei campi di Auschwitz, il sottocampo di sterminio di Birkenau era dotato di quattro camere a gas: fino a 6000 Ebrei al giorno vi vennero assassinati durante il periodo in cui le deportazioni raggiunsero la maggiore intensità.

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