Masamune Okazaki è conosciuto come il più grande forgiatore di spade del Giappone. La mancanza di dati biografici certi, rende la sua esistenza parte della leggenda associata alle sue spade. Si ritiene che abbia operato nel periodo compreso fra il 1288 e il 1328. Costruiva spade, dette katana nella lingua giapponese e pugnali detti tanto, seguendo la tradizione Soshu. Si ritiene che abbia vissuto nella provincia di Sagami. In suo onore viene consegnato il Premio Masamune durante la Competizione tra Forgiatori di Spade del Giappone.
La Masamune è una "katana", nome dato in suo onore alle spade dei samurai (solo gli allievi che avevano già compiuto il 15º anno di età potevano impugnarne una propria). Le katane di Masamune sono spesso confuse con quelle di Muramasa, un altro forgiatore (erroneamente considerato suo allievo).
Le spade di Masamune sono considerata di qualità superiore e particolarmente belle, soprattutto considerando che nel periodo in cui forgiava il ferro che utilizzava era spesso impuro. Le spade firmate sono purtroppo pochissime, la maggior parte gli sono attribuite tramite il parere di esperti, ma la storia giapponese è piana di personaggi famosi che ne hanno brandita una, da Oda Nobunaga a Ieyasu Tokugawa a Hideyoshi Toyotomi (tre le più importanti figure storiche del Giappone) e ogni spada ha una storia curiosa. Su tutte spicca quella della Honjo Masamune. Considerata una delle migliori spade mai costruite ha rappresentato per lungo tempo durante l’era Tokugawa il potere dello Shogunato e veniva tramandata da uno Shogun al successivo. L’ultimo possessore conosciuto fu Iemasa Tokugawa che alla fine della seconda guerra mondiale, nel Dicembre del 1945, la consegnò insieme ad altre 14 spade alla polizia di Mejiro. La polizia le consegnò al sergente Coldy Bimore del 7° Cavalleggeri, da allora non si hanno più notizie.