Come dice il nome, si tratta di prodotti finanziari il cui valore "deriva" dall’andamento del valore di un altro bene (azioni, obbligazioni, valute ecc.) oppure dal verificarsi di un preciso evento. In altre parole è una sorta di "scommessa" su un avvenimento futuro: ad esempio, le quotazioni di quel titolo saliranno o quell'ente locale non sarà in grado di pagare il suo debito.
Il problema più complesso dei derivati è, da sempre, quello della determinazione del loro valore o, meglio, della stima del loro valore. Questo valore è collegato sia al sottostante che al pay-off e per calcolarlo (o stimarlo) bisogna simulare i possibili scenari futuri.
Il valore del derivato è dunque la media dei valori possibili del pay-off (guadagno/perdita) ma ponderati in base alle probabilità di ciascuno scenario (avranno maggiore peso gli scenari più probabili). Da questo va scontato il valore finanziario del tempo (cioè la distanza tra il momento della valutazione e quello dell'accadimento).
Per aver determinato una prima formula di calcolo del prezzo dei derivati, venne attribuito il premio Nobel per l'economia a Merton e Scholes nel 1997.