Prima Generazione 1945-1955
Della prima generazione di caccia fanno parte i caccia subsonici con prese d'aria a geometria fissa, come il Gloster Meteor britannico ed il Lockheed P-80 Shooting Star americano.
I modelli più rappresentativi di questa generazione sono l'ME 262 nella fase del conflitto mondiale e l'
F-86 Sabre e il MiG-15.
Seconda Generazione 1955-1960
La seconda generazione di caccia a reazione era già molto evoluta rispetto ai primi insicuri aerei a getto, grazie all'adozione di motori decisamente più potenti e sicuri (affogati nella fusoliera e non più nelle semiali) ma soprattutto grazie all'uso dell'ala a freccia che li rendeva capaci di raggiungere alte velocità subsoniche.
La seconda generazione ebbe una vita concettualmente e costruttivamente breve, perché in poco tempoesordì la terza generazione.
Tra i modelli più rappresentativi della seconda generazione si possono citare:
North American F-100 Super Sabre, Convair F-102 Delta Dagger,
Lockheed F-104 Starfighter, Republic F-105 Thunderchief, Convair F-106 Delta Dart, Mikoyan-Gurevich MiG-21,
BAC Lightning, de Havilland DH.110 Sea Vixen, Hawker Hunter, Dassault Etendard, Dassault Mirage III,
Saab 35 Draken,
Terza generazione 1960-1970
La terza generazione esordì agli inizi degli anni Sessanta ed ebbe una vita operativa lunga.
Gli USA misero in campo l'F-4 Phantom, che in quegli anni stabilì numerosi primati di velocità, accelerazione, velocità di salita e quota. L'URSS mise in campo il MiG-23, un agile intercettore leggero da Mach 2, mentre la Francia realizzò il Dassault Mirage III, la Svezia il Saab 37 Viggen e la Cina lo Chengdu J-7. Questi velivoli, nonostante siano ormai superati, sono rimasti validi nei primi anni del XXI secolo, restando in servizio in numerose forze aeree in varie parti del mondo.
Questi caccia si scontrarono in diverse occasioni tra loro negli anni sessanta e settanta nelle guerre arabo-israeliane e nella Guerra del Vietnam. L' F-4 americano in particolare fu progettato come caccia dotato di un armamento pesante esclusivamente missilistico, ma fu ben presto adattato ad un impiego multiruolo montando anche un cannone da 20 mm a canne rotanti Vulcan.
Quarta generazione 1970-1995
Seguirono i caccia di quarta generazione con ala a forte freccia o a delta e prese d'aria a geometria variabile capaci di raggiungere Mach 2.
Gli aerei di quarta generazione sono caratterizzati da una buona elettronica di bordo, con capacità di colpire bersagli a lunga distanza (oltre ai 150 km) facendo affidamento sul radar di bordo e sui missili a lungo raggio, e non perdendo efficacia nei combattimenti a breve raggio, dove contano su una maneggevolezza e rapidità di risposta che portano la macchina a compiere potenziali evoluzioni che il pilota non può permettersi per non perdere conoscenza. Queste prestazioni ottenute grazie a studi aerodinamici avanzati, materiali compositi, motori molto potenti e comandi di volo elettronici fly-by-wire. Sono inoltre dotati di mitragliatrice fissa di bordo e piccoli e agili missili a breve raggio a ricerca di calore. La loro velocità massima è compresa tra Mach 2 e Mach 2,5.
In questi aerei il concetto dominante è la capacità "multiruolo", ovvero la capacità di compiere ogni sorta di missione, ripercorrendo la strada segnata 20 anni prima dall'F-4, ma questa volta potendo contare sulle tecnologie necessarie.
Quarta generazione e mezza 1990-2005
I caccia di questa generazione sono cacciabombardieri che posseggono tutti i concetti della quarta generazione esaltandoli con l'uso dei nuovi materiali compositi, potenza dei motori e basso consumo di carburante ed elettronica, il tutto per facilitarne la manutenzione, l'aggiornamento e il dispiegamento, con grande risparmio economico e di ore lavorative del personale di terra; alcuni come l'EF-2000 hanno anche caratteristiche semi-stelth (ovvero anno una bassa segnatura radar in configurazione "pulita").
Tra i modelli più rappresentativi si possono citare: Boeing F-18E/F Super Hornet, Sukhoi Su-30, Sukhoi Su-35,
EF-2000 Eurofighter Typhoon, Saab JAS 39 Gripen, Dassault Rafale.
Quinta generazione 2005-20XX
I caccia di "quinta generazione" costituiscono davvero un passo avanti, integrando tutte le capacità fin qui concentrate nei cacciabombardieri con in più la tecnologia stealth di cui fanno uso e che gli permette di colpire prima di essere individuati, di volare praticamente indisturbati nello spazio aereo ostile, di portare a termine la missione anche in ambiente saturo di difese antiaeree e di ottenere la superiorità aerea anche in forte inferiorità numerica.
L'F-22 e l'F-35 JSF sono dei veri capolavori di tecnologia aerospaziale e rappresentanti di questa tecnologia.
l'F-22A è stato contrapposto in varie esercitazioni aeree (esempio le esercitazioni Red Flag) ai migliori caccia di 4ª generazione tuttora in servizio nell'USAF come l'F-15C/E, F-16C, F/A-18A+/C. In tutte queste esercitazioni, in cui veniva schierato in schiacciante inferiorità numerica e con regole di combattimento sfavorevoli (i nemici "eliminati" potevano rientrare in combattimento), in più di un'occasione, i piloti dei caccia avversari hanno subito la frustrazione di entrare nel raggio visivo degli F-22 (che, quindi, il pilota vedeva concretamente), ma di non riuscire ad ottenere un aggancio con nessun genere di arma (radar o IR) sul caccia di 5ª generazione che, sfruttando la maggiore manovrabilità, in breve eliminava l'avversario anche nell'arena a corto raggio.