La fotografia HDR consiste nel superare i limiti fisici del sensore aumentando la gamma dinamica estesa grazie alla possibilità di combinare in post produzione o in fase di scatto 3 o più foto con diverse esposizioni, questo comporta che le scene fotografate debbano essere statiche ed è quindi necessario un treppiedi.
L'HDR è un sistema di elaborazione digitale applicato sulle fotografie, consiste nel produrre immagini con valori di luminosità molto più alti delle normali foto, che generalmente arrivano ad un intervallo dinamico di luminosità di 255:1 contro un rapporto di 10.000:1 tipico dell'occhio umano.Una normale foto in JPG scattata con una macchina fotografica compatta memorizza per ogni pixel della foto dei valori di RGB (Rosso Verde Blu) con profondità di 8bit che producono una gamma di 16 milioni di colori.
Una foto scattata con una reflex digitale in formato RAW (utilizzando tutto il sensore), arriva a 10/12/14 bit di valori di luminosità, mentre una foto in HDR arriva a valori di 16bit o 32bit, il che equivale a conservare una quantità tale di informazioni che copre tutto l'intervallo possibile.
Le informazioni memorizzate in un'immagine HDR di solito corrispondono ai valori fisici della luminosità e della radianza che possono essere osservate nel mondo reale; in questo differiscono dalle informazioni memorizzate nelle normali immagini digitali, che memorizzano solo quali colori vanno riprodotti sullo schermo.
I monitor LCD o CRT hanno un basso intervallo di gamma dinamica (LDR = low dynamic range) e quindi, per visualizzare una foto con un intervallo dinamico più alto (HDR = high dynamic range), occorre utilizzare una procedura di elaborazione digitale denominata TONE MAPPING (mappatura dei toni).Con la mappatura dei toni si recuperano i dettagli di luminosità della foto in HDR con profondità fino a 32 bit per pixel, il che significa un intervallo che parte dal buio assoluto alla luce piena.
Quando si parla di fotografia, si misura la luce in termini di valori di esposizione (EV). Questo è semplicemente una misura di quanta luce è passata attraverso una lente e va a colpire un sensore, un chip CMOS, o la vostra retina. I nostri occhi sono in grado di vedere con valori di 25 EV della gamma tonale a seconda delle condizioni di illuminazione. Le fotocamere più avanzate riescono a catturare da 1-15 EV.
Una scena esterna con cielo in una giornata nuvolosa copre solitamente circa 4 EV e di solito si adatta bene all'interno della gamma dinamica di un sensore della fotocamera digitale. Una parte illuminata di un edificio con cielo azzurro e nuvole bianche potrebbe essere una medio-alta gamma dinamica scena (8-10 EV), mentre una ripresa della scena in direzione del sole o anche il disco del sole potrebbe ottenere fino a 25 EV.
L’Auto Exposure Bracketing (AEB) è una funzione disponibile in pressochè tutte le reflex, ma anche in molte fotocamere compatte; essa permette di effettuare più scatti variando automaticamente l’esposizione.Quando si utilizza l’AEB, la fotocamera effettuerà tanti scatti quanti sono stati selezionati nelle impostazioni, uno scatto sarà esposto correttamente, uno sottoesposto ed uno sovraesposto: se impostate l’AEB per 3 scatti con intervallo di 1 stop avrete 3 fotografie differenti: la prima sottoesposta di uno stop, la seconda esposta correttamente (sulla base della lettura esposimetrica effettuata) e la terza sovraesposta di uno stop.
Unendo questi scatti con un software adeguato posso ottenere delle foto in HDR.
Le regole base per il primo scatto sono le seguenti: No ai forti controluce. No ad un’eccessiva presenza di nero in foto (come nel caso di foto notturne scattate con esposizioni non troppo lunghe). No a cieli grigi. No al troppo sole.