Il metodo di memorizzazione delle immagini in formato RAW è usato dalla maggior parte delle fotocamere reflex e da alcune compatte.
Quando si usa il formato si registra fino all’ultimo briciolo di informazione immagazzinabile dal sensore.
I pixel, o fotocelle sulla superficie del sensore rispondono solo all’intensità della luce e non al colore; per ovviare a cio’ il produttore aggiunge uno strato colorato che funge da piccolo filtro sopra il sensore, uno per ogni pixel: questi “filtri” sono colorati di rosso, di verde o di blu. Al fine di riprodurre tutta l’informazione sul colore ogni pixel effettua una stima dei valori rilevati anche nei pixel adiacenti. Si chiama “demosaicing” ed e’ solo uno dei tanti passaggi effettuati dalla macchina al momento dello scatto.
L’immagine solitamente e’ immagazzinata usando 10 o 12 bits di data per ogni colore: piu’ alto e’ il numero di bits e maggiore sara’ la gamma dinamica rappresentabile.
Il .jpg ad esempio viene registrato a 8 bit e quindi la macchina di fatto cancella alcune informazioni al momento di generare il file.
Il formato RAW salva dunque l’immagine nella sua forma grezza.
La differenza tra Raw e JPG e’ che un jpeg, quando viene importato nel computer, è già stato processato.
Il processo per memorizzare le foto è il seguente: per prima cosa l’immagine viene “colta” dal sensore: quanto sia nitida dipendera’ dalla qualita’ delle lenti usate e quanto sia a fuoco dall’apertura del diaframma. Nessuna delle due cose puo’ essere modificata dopo aver scattato.
Successivamente la macchina legge il sensore in base agli ISO impostati. Grazie agli ISO di fatto assegniamo dei valori di luminosita’ ai pixel. Neanche questo puo’ essere modificato dopo lo scatto.
A questo punto le informazioni sono immagazzinate come file RAW.
Se stiamo scattando in formato jpeg allora la macchina effettuera’ ora l’impostazione del bilanciamento del bianco in base a come lo abbiamo settato, applicherà una maschera di contrasto e gestirà la saturazione del colore in base ai settaggi.
Se invece abbiamo scatttato RAW potremmo modificare questi parametri anche dopo.
VANTAGGI DEL RAW
- Meno distruttivo : se modifichi il jpg al computer effettui la seconda conversione e quindi una piccola, sepure poco sgnificativa perdita di informazioni , ci sara’. col RAW no.
- Potenza del dettaglio: in una foto ben scattata si avra’ una resa nel dettaglio superiore al jpeg che , comprimendo, sacrifica i dettagli meno visibili.
- Gamma dinamica: il RAW riesce ad immagazzinare una gamma dinamica piu’ ampia e quindi cogliera’ luci piu’ alte e ombre piu’ scure rispetto oa quanto farebbe un jpeg, mantenendo quindi un maggior dettaglio
- Selezione del bilanciamento del bianco: una grande vantaggio, forse il maggiore. Non e’ piu’ necessario effettuare il bilanciamento del bianco in fase di scatto essendo possibile modificare questa impostazione in fase di importazione dell’immagine.
- Settaggi di scatto: e’ possibile disinteressarsi completamente delle impostazioni di nitidezza e saturazione poiche’ anche questi sono modificabili in fasse di importazione.
- La scelta dello spazio colore: puo’ esere utile scattare le foto usando lo spazio colore AdobeRGB, capace di registrare una piu’ ampia gamma di colori. Questa scelta puo’ essere effettuata in fase di importazione dell’immagine scegliendo tra AdobeRGB o sRGB.
- L’output a 16 bit: e’ possisbile salvare immagini con 16 bit di dati per canale invece dei normali 8 bit. Questo puo’ essere molto importante per immagini destinate ad essere fortemente manipolate.