Il luogo giusto per scoprire il lago di Garda
Il castello che sorge nel pittoresco borgo di Malcesine
sorveglia da secoli il più grande lago d’Italia.
Sebbene le origini del borgo gardesano risalgano al 500 a.c. le prime
testimonianze di un castello compaiono solo durante il dominio dei Franchi che
succedettero ai longobardi nel governo di Malcesine.
Proprio la posizione strategica del borgo ne fece durante i
secoli un luogo particolarmente contestato dalle varie potenze che si
succedettero nel controllo del territorio, così passo dal controllo della Federazione
della Gardesana dell’Acqua a quello dei Visconti, di Venezia, dell’Austria,
della Francia Napoleonica per diventare parte del Regno d’Italia solamente nel
1866.
I primi costruttori del castello sembrano essere stati i Longobardi di re
Alboino che su di uno scoglio a picco sul lago ersero la prima roccaforte
gardesana, che venne però distrutto una prima volta dalle truppe di Re
Childerico; fu riedificato verso la fine dell’ottavo ad opera dei Franchi quando Malcesine passò
nelle mani di Carlo Magno, mentre le mura vennero allargate in seguito per
contrastare le invasioni dei barbari Ungheri e andarono a proteggere il borgo.
La vera rinascita del castello avvenne però durante il periodo dei feudi prima
divenendo parte della signoria del Vescovo di Verona dove acquisto una grande
indipendenza tanto che il borgo ebbe la possibilità di coniare monete proprie.
Intorno alla fine del 1200, il controllo del borgo e del castello passò ai
signori “Della Scala”, e nel 1277 l’allora signore di Verona Alberto, capendone
l’importanza strategica del borgo, rimaneggiò e restauro il castello con
particolare cura. Da quel momento prende il nome di “Castello Scaligero” di
Malcesine. Nel 1400, per difendersi dai tentativi di conquista dei Carraresi, il
borgo di Malcesine dovette passare sotto la protezione della Serenissima
Repubblica di Venezia che segna l’inizio di un periodo di stabilità e
prosperità.
Sia che si arrivi dal lago o tramite la strada normale, il
castello cattura subito lo sguardo con la sua torre pentagonale di 31 mt che
domina l’intero paesaggio. In effetti il castello, insieme alla funivia, è il
vero cuore dell’intero borgo di Malcesine che ogni anno accoglie migliaia di
visitatori da tutto il mondo.
Appena si entra, sulla sinistra, c’è la “Casermetta” che al piano interrato e
al piano terra ospita il Museo di Storia Naturale del monte Baldo e del Garda.
In sole 9 sale il piccolo museo riesce a raccontare il territorio sia del Lago
di Garda che del Monte Baldo da un punto di vista geologico e naturalistico; le
quattro sale posizionate nel piano interrato sono dedicate soprattutto al lago
mentre e le altre cinque al piano terra sono dedicate al paesaggio e alla
montagna. Particolarmente affascinante è la prima sala il cui scopo è di
immergere il visitatore nel lago, creando uno stacco con la realtà esterna e
fargli immaginare di essere sul fondo del lago più grande d’Italia; affianco
c’è la sala con la stratigrafia del lago che permette di capire realmente le
dimensioni e la profondità del Lago di Garda e quale sia la sua fauna ittica.
Sebbene sarebbe sufficiente la visita al piccolo museo naturalistico per
giustificare un’escursione al castello quello che questo bellissimo monumento offre
è molto di più: percorrendo le mura e salendo sulla torre ,circa 400 scalini,
da un’altezza di 70 metri (30 metri l’altezza della torre e circa 40 lo sperone
roccioso sulla quale si erge) si può ammirare un panorama a 360° del lago e
delle montagne da un punto di vista incantevole. Durante la salita si può
ammirare un antico fucile
Un’altra sala che merita di essere vista è quella dedicata
al poeta Goethe. Nel settembre del 1786, durante il suo viaggio in Italia il
poeta incorre in una disavventura: arrivato a Malcesine, colpito dalla bellezza
del lago e del castello si mette a dipingerlo. Le autorità
veneziane,scambiandolo per una spia austriaca,
lo arrestano. Una volta chiarito l'equivoco, Goethe soggiornerà
serenamente alcuni giorni proprio a Malcesine.
Appena fuori dalla “Casermetta” si sale per una gradinata, fino alla vecchia
polveriera costruita dagli Austriaci che oggi prende il nome di “Sala Goethe”;
qui si trovano esposte le immagini che Goethe ha tratteggiato del lago e del
Castello. Appena oltre la sala è collocato in un angolo il busto del Poeta.
Dopo la “Sala Goethe” si può avere una prima visione del
panorama del lago salendo una scalinata che porta a quello che viene definito
il secondo cortile, chiamato “Rivellino”, dove vengono anche celebrati i
matrimoni.
Attraverso un portale (chiamato “Portale Scaligero”) si accede al terzo
cortile. La prima cosa che si nota è la presenza di un pozzo. Alla sinistra di
questo, infondo al muro, oltre quelle che sembrano le antiche latrine, c’è un
antico affresco raffigurante una Madonna con Bambino, segno che forse in
passato era presente in quel punto una cappella.
Da questo cortile è possibile salire alla torre passando per la Sala Congressi
della Residenza Scaligera oppure accedere al piano terra al Museo “delle Galee
veneziane”, dedicato alla storia della navigazione sul lago e alla nascita e
all’evoluzione del castello.
Il visitatore che accede a queste sale è accolto da un impressionante filmato animato
che illustra l’impresa del trasporto via terra di una flotta da Venezia al Lago
di Garda, il famoso: “Galeas per montes”, una delle più incredibili imprese di
ingegneria militare realizzate nel medioevo. Tra il gennaio e l'aprile 1439 la
Serenissima Repubblica di Venezia fece trasportare una flotta di 33 navi, dal
Mar Adriatico al Lago di Garda, risalendo il fiume Adige fino a Rovereto e
trasportando le navi via terra per un percorso di circa venti chilometri tra le
montagne.
Se si ha intenzione di visitare Malcesine, magari per
usufruire della famosa funivia, conviene sicuramente dedicare un paio d’ore a
visitare il castello e conoscere meglio la storia, la morfologia e l’aspetto
naturalistico presente nella zona del Garda.