A Faenza ci sono diversi parchi cittadini. Uno dei più vasti è il Parco dedicato all’industriale Roberto Bucci. Si estende su una superficie di circa 8 ettari ed è stato progettato e realizzato a fine degli anni ’60 da Roberto Bucci, estimatore di fauna e botanica con l’aiuto del vivaista e naturalista Cesare Gallegati.
No sapevo dell’esistenza di un parco artificiale così bello in quella città: per me Faenza era poco più di un nome sulla carta, situata sulla via Emilia, tra Imola e Forlì, famosa per le ceramiche.
La scoperta del parco cittadino creato negli anni ’60 del secolo scorso è stata una piacevole sorpresa; con gli animali (oche, cigni, pavoni, criceti, conigli selvatici, tartarughe, e una immensa varietà di pesci) che si muovono liberamente per il parco, con i suoi laghetti artificiali e le sue piante esotiche il parco si estende per oltre 8 ettari e si presta a delle belle camminate.
Gli animali che sono cresciuti in cattività vengono nutriti anche dai visitatori del parco.
C'è un parco giochi per i bambini che contiene anche una locomotiva dove i bambini possono giocare esplorandone l'interno.
L'acqua è un elemento dominante del parco, con due laghi collegati da un ruscelletto, isolette, ponticelli.
Io ho avuto l’opportunità di visitare il parco nel periodo autunnale, quando i colori esplodono ed infiammano i colori del pardo con le tonalità del rosso, del giallo e del verde.
Sebbene sia il principale parco cittadino, in quell’occasione, l’affluenza di persone al parco era scarsa ed ho potuto godermi una passeggiata rilassante, ammirando le piante ad alto fusto che emergevano dal lago e le famiglie di anatre che vi nuotavano; a volte qualche coniglio mi attraversava la strada mentre, con l’occhio, di un pavone dall’aria aristocratica mi seguiva.
Per chi vi si reca in macchina da altre provincie (o regioni come nel mio caso) il parco offre all’esterno un ampio parcheggio ed anche una piadineria.