Il 28 febbraio 2005 il Consiglio Comunale di Verona istituì il "Parco dell'Adige" quale area naturale protetta di interesse locale, su una superficie comunale e demaniale di quasi 2 milioni di metri quadrati.
La parte Sud, che prende il nome di "Parco dell'Adige Sud", comprende oltre 1 milione e 400 mila metri quadrati e va da località Boschetto fino al fondo agricolo comunale di Giarol Grande, includendo l'isola del Pestrino, il Lazzaretto ed il Parco pubblico Bernini Buri.
Si tratta di un’area naturale protetta di interesse locale che propone un’interessante itinerario per studenti, insegnanti e famiglie alla scoperta della flora e della fauna cittadina.
La parte di proprietà comunale del Parco è occupata soprattutto da terreni agricoli che possono sempre essere attraversati a piedi o in bicicletta.
Non si tratta di un parco urbano, ma di un'immensa area verde in parte "selvaggia" e in parte agricola, con una flora molto vasta, situata però vicino al centro storico: basta pensare che da Piazza Bra all'ingresso del Parco Sud, bastano 5 minuti d'auto!
Nel parco Sud, presso la Giarola, è inoltre attiva una fattoria didattica.
Noi siamo partiti dal porto San pancrazio e ci siamo diretti verso il Boschetto.
Il percorso si snoda lungo una via sterrata, ma presenta diversi punti dove ci si può avvicinare all'argine del fiume e proseguire su sentieri immersi tra gli alberi.
La maggior parte degli alberi sono stati piantati per ricreare la vegetazione presente nella Pianura Padana nei secoli passati, il cosiddetto bosco planiziale (in particolare si possono incontrare quercia farnia, ontano nero, olmo campestre).
Lungo il percorso è consigliata una visita a ciò che resta del cinquecentesco Lazzaretto di Verona.
Sempre lungo il percorso si incontra la Diga di Santa Caterina (1922-1924), meno famosa di quella del Chievo sua contemporanea, in disuso dal 1938 quando fu realizzata la centrale di Sorio Nuova.