Il lago della Ninfa si trova a circa 1.500 metri di quota, alle pendici del Cimone. Il piccolo lago è circondato da un rigoglioso bosco che si presta come un punto di partenza per innumerevoli passeggiate ed escursioni
Narra la leggenda che un giovane cacciatore un giorno giunse alle rive del Lago della Ninfa. Stanco, si sedette per rinfrescarsi il volto con l’acqua, quand’ecco un’apparizione incredibile affascinò la sua vista. Sull’altra riva del lago era apparsa una fanciulla incredibilmente bella, che guardò il cacciatore fissandolo con i suoi occhi stranamente verdi. Il ragazzo ne rimase sconcertato e l’amore divampò in lui immediatamente. La giovane guardò ancora il cacciatore, rise e si allontanò, scomparendo rapidamente. Allora egli la rincorse affannosamente, in un vano inseguimento. Ai carbonai che incontrava chiedeva notizie. “E’ la ninfa che si pettina al sole” rispondevano i carbonai, “una creatura malefica”. “Guai a chi si innamora di lei: è perduto!”. Così dicevano i carbonai, ma il giovane non credette loro. Ritornò il giorno successivo al lago, ed ecco che ancora la creatura meravigliosa gli apparve sull’altra sponda. Così accadde per vari giorni; ma una volta il giovane, non sopportando più quel gioco crudele, le urlò il suo amore. Essa allora lo guardò a lungo con i suoi occhi verdi trasparenti e gettò sul lago per magia un iridescente ponte di cristallo, indirizzando al giovane un canto dolcissimo. Il cacciatore si lanciò incontro alla bella ed era già a metà del ponte, quando questo si dissolse ed il promesso bacio della fanciulla ebbe il sapore delle gelide acque del lago. La morte del giovane riportò il silenzio sugli alti prati dominati da aspre montagne. I carbonai commentarono variamente l’accaduto. Alcuni dissero che la ninfa, per punizione, era stata tramutata in dura roccia. Altri invece affermarono che la fanciulla si pentì e, disperata, volle affidarsi all’innamorato nello stesso abbraccio di morte: si tuffò, anch’essa nelle acque ghiacciate e morì. Da allora avviene, talvolta, che si possano vedere sulla superficie del lago, fluttuare due nuvolette vicine.
La visita al suggestivo e piccolo è un modo simpatico per passare una domenica in mezzo alla natura o alla ricerca di funghi.
Oltre alle escursioni che si possono fare tra i boschi durante l'inverno, con la neve, sono presenti piste da sci e atrezzature per lo sport oltre al Adventure Park.
Per chi volesse mangiare fuori, oltre al rifugio presso il lago, lungo la strada vi sono molti ristoranti tipici. Noi consigliamo l'albergo ristoranre "Gabriella" a Canevare di Fanano, vicino al lago.
Si può poi terminare la gita con una puntatina al passo del lupo oppure in uno dei paesi vicini (fanano è molto suggestivo durante la festa della castagna.