Fossili e natura
Bolca è località famosa in tutto il mondo per la pesciaia, la cava dove sono stati estratti i più spettacolari reperti fossili di pesci e piante che si trovano in numerosi musei.
A cura della Pro Loco di Bolca sono stati segnalati alcuni itinerari che permettono di conoscere gli aspetti più interessanti della zona, soprattutto per i profili paesaggistici e naturalistici oltreché geologici e paleontologici.
Le passeggiate si intersecano e si possono combianare in vari modi; i sentieri attorno a Bolca sono attualmente in cattivo stato di manutenzione e la segnaletica risulta ovunque insufficiente o inesistente.
I sentieri sono: SENTIERO ROSSO ( circa 1 ora), SENTIERO BLU (circa 2 ore), SENTIERO VERDE (circa 3 ore), SENTIERO VIOLA (circa 4 ore), SENTIERO CICLAMINO (circa 5 ore), SENTIERO ARANCIONE (circa 5 ore).
Come detto i sentieri non sono ben segnati, così noi abbiamo optato per un pezzo del sentiero rosso fino al monte purga (un antico vulcano attivo circa 50 milioni di anni fa da cui si gode un bellissimo panorama di 360° che spazia dalla Vallata dell’Alpone, alla Valle del Chiampo, dalla pianura Veneta, alle piccole e grandi Dolomiti, dalla montagna di S. Bortolo e Campofontana alla zona del Monte Pergo) e un pezzo del sentiero ciclamino, per poi andare alla pesciare per l'ora dell' apertura.
Per raggiungere la pesciara si deve percorrere una strada sterrata a piedi per circa 1,5Km.
La Pesciara di Bolca è il più famoso giacimento fossilifero, posto a circa 2 km da Bolca, da cui si sono estratti migliaia di pesci. Le sue rocce calcaree sono espressione di un'antica laguna tropicale dell'Eocene, di circa 48 milioni di anni fa, popolata non solo da pesci ma anche da molluschi bivalvi e gasteropodi; frequenti sono anche le alghe e i resti vegetali provenienti da una flora di tipo continentale, così come gli insetti. La Pesciara, in rapporto all'intero versante montuoso, dal punto di vista geologico è un grosso olistolite calcareo immerso in un deposito di tufite. La caduta di tale blocco avvenne nell'Eocene, quando l'area di Bolca e della Lessinia era ancora occupata dalle lagune tropicali, con un fondale basso di pochi metri. Poco più tardi, sempre nell'Eocene, l'area compresa tra la Valle dell'Alpone e del Chiampo fu interessata da un abbassamento del fondale marino lungo due fratture (faglie) parallele ai torrenti Alpone e Chiampo (chiamato Graben dell'Alpone-Chiampo) e da una attività vulcanica che formò delle colate di lava sottomarine e subaeree. Le ripide scarpate del Graben causarono il crollo di blocchi calcarei che si erano formati nella laguna tropicale della Pesciara, assieme a sedimenti e a filoni provenienti da eruzioni vulcaniche. Nei calcari lastriformi della Pesciara sono contenuti numerosi pesci alternati a strati sterili, in cinque livelli, per uno spessore complessivo di 19 metri: sono stati cavati migliaia di pesci costieri, sia cartilaginei, sia ossei, che presentano molte affinità con forme viventi oggi nell'Oceano Indo-Pacifico. La famiglia Cerato, di Bolca, da quasi duecento anni scava il giacimento della Pesciara, che è di sua proprietà.
La visita guidata alla pesciara è molto interessante sia per i bambini che per gli adulti.