Un piccolo museo dal grande fascino!
Poco fuori Trento, adiacente il locale aeroporto situato all'interno di un hangar riadattato si trova il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni.
La collezione, nato nel 1927 su iniziativa dell’ing. Giovanni Battista "Gianni" Caproni (Massone, 3 luglio 1886 – Roma, 27 ottobre 1957) che decise di conservare all’interno delle sue officine alcuni fra i suoi aerei più importanti, anziché procedere alla loro dismissione e al riutilizzo dei materiali per altre costruzioni, rappresenta il più antico museo italiano interamente dedicato al tema dell'aviazione.
Esposti inizialmente a Milano e successivamente spostati in diverse sedi i reperti storici della collezione ottengono la collocazione attuale nel 1992, entrando a far parte della "Rete Trentino Grande Guerra" e dei musei scientifici facenti capo al MUSE-Museo delle Scienze (dal 1999).
Nonostante sia molto piccolo come museo aereonautico (espone una ventina di aerei) è senz'altro da visitare soprattutto per gli appassionati di aereonautica che troveranno alcuni pezzi davvero interessanti tra i quali ben nove velivoli unici al mondo come il BREDA 19.
Per i bambini (e gli adulti) sono inoltre disponibili dei simulatori di volo per insegnargli i rudimenti del volo, mentre i genitori possono perdersi ad ammirare le centinaia di cimeli dei pionieri dell’aviazione, nei primi anni del Novecento, e quelle di piloti e degli apparecchi utilizzati durante gli anni della Grande Guerra e la ricostruzione dello studio di Gianni Caproni.
I prezzi di accesso al museo sono molto contenuti e si raggiunge facilmente in auto, anche se purtroppo non è raggiunto da alcuna linea urbana.
Per finire, all'entrata del museo ci saluta un bellissimo F-104G che ha prestato servizio con il 4°, 53° e 5° Stormo e funge da monumento.