La maestosità e l'imponenza di un Duomo, l’eleganza del suo campanile, un battistero più unico che raro sono i protagonisti di una delle più belle piazze italiane!titolo all'articolo.
Giungendo in piazza del Duomo da una delle tante viuzze laterali tre capolavori si ergono al centro della piazza: il Duomo, il campanile di Giotto ed il battistero.
Sebbene ogni angolo di Firenze sia da scoprire, per una gira fuori porta di poche ore sicuramente “Il grande museo del Duomo” rappresenta una delle mete principali: la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, la Cupola di Brunelleschi, il Campanile di Giotto, il Battistero, l'antica basilica di Santa Reparata e il Museo dell'Opera sono visitabili acquistando un unico biglietto.
Il Battistero.
Iniziamo la nostra gita virtuale dalla piazza che da 1600 anni è il centro della vita religiosa dei fiorentini e dove il monumento più antico è il Battistero di San Giovanni. A metà dell’XI secolo il monumento fu ricostruito, dalle basi di un precedente battistero, nelle dimensioni attuali e arricchito di marmi pregiati. Nei due secoli successivi venne aggiunta la cupola monumentale e la “scarsella”, ovvero l’abside rettangolare posta a ovest. Tra il XIV e il XVI furono aggiunte anche le tre porte bronzee e le altre opere scultoree.
A sud si può ammirare la più antica delle porte, opera di Andrea Pisano che fu terminata nel 1336 e con le sue 28 formelle rappresenta la vita di San Giovanni Battista. I fiorentini rimasero talmente impressionati dalla porta ideata dal Pisano che venne collocata al posto d’onore, sul lato di fronte al Duomo; solamente quando fu costruita la terza porta (la porta del Paradiso) fu spostata a Sud e fu detta la porta verso il Bigallo.
La porta a nord, di Lorenzo Ghiberti, invece rappresenta con venti formelle la vita di Cristo e con otto le figure degli evangelisti e dei padri della chiesa.
Infine troviamo la Porta del paradiso (come la denominò Michelangelo), che illustra in 10 formelle le scene tratte dall’Antico Testamento.
Questa porta, opera sempre del Giberti, che però stavolta non seguì lo stile del Pisano, ma volle fare solo cinque sezioni per battente, quindi dieci in tutto; inoltre ogni formella sembra un piccolo quadro, delimitate da una piccola cornice. Una piccola curiosità: per realizzarla il Giberti lavorò alla porta per circa 27 anni, nel giugno del 2012 vennero terminati i lavori di restauro della porta anch’essi durati 27 anni.
Non è solamente l’esterno del Battistero che stupisce ma anche l’interno, ricavato da un antico tempio romano, che ricorda il Phanteon sorprende; al centro si trova la fonte battesimale, sovrastata da una cupola arricchita da mosaici bizzantini che raffigurano il Cristo e le scene del giudizio universale, le gerarchie angeliche, la storia della Genesi e le storie di Giuseppe, Maria, il Cristo e del Battista. La visione che si ha dall’interno del battistero è quella di un crocevia tra le tre più importanti culture dell’epoca (Cristiana, Mussulmana e Bizzantina).
Santa Maria del Fiore.
Cominciato nel 1296 in stile gotico su progetto di Arnolfo di Cambio il duomo di Firenze venne completato (tranne la facciata) solamente nel 1436 con la realizzazione della cupola di Filippo Brunelleschi ed è una delle chiese più grandi d’Italia e per moltissimo tempo è stata anche una delle più grandi al mondo, rimanendo ancora oggi il duomo in muratura più grande mai costruito e la quarta chiesa più grande della cristianità (153 metri di lunghezza, 39 di larghezza alle navate e 90 di lunghezza al transetto).
Santa Maria del Fiore venne edificata sulle fondamenta di una cattedrale precedente dedicata a Santa Reparata, di cui oggi se ne possono visitare i resti accedendo da una navata del duomo.
All'esterno le fasce di marmo policromo si alternano verticalmente e orizzontalmente; queste fasce riprendevano il motivo dell’adiacente Battistero di San Giovanni e del Campanile di Giotto.
L’originale facciata, realizzata in parte da Arnolfo, fu distrutta nel 1587 perché considerata fuori moda mentre quella che vediamo oggi fu realizzata alla fine del XIX secolo.
L’interno, diviso in tre navate, ha una pianta a croce latina risulta molto austero nell’immensità della chiesa. Delle 55 finestre ben 44 mantengono le vetrate originali.
La cupola, alta 91 metri e con un diametro di quasi 42 metri, rappresenta una straordinaria opera architettonica di Filippo Brunelleschi: il tamburo su cui avrebbe dovuto poggiare la cupola, viste le dimensioni, presentava diverse difficoltà nella realizzazione di quest’ultima che doveva essere ottagonale a facce piane. Le soluzioni utilizzate nella cupola dal Brunellischi fanno di questa la più audace costruzione architettonica del ‘400.
Il campanile di Giotto.
Come il duomo anche il suo campanile, iniziato nel 1298 da Arnolfo di Cambio al quale subentro Giotto nel 1334 fino alla morte avvenuta nel 1337, è rivestito di marmi bianchi, rossi e verdi. Con un’altezza di 82 metri e quasi 400 gradini (oltre i 22 che fanno parte della rampa di accesso) rappresenta uno degli esempi di architettura gotica trecentesca più belli, mentre per il turista è una vera sfaticata ma, una volta giunti alla sua sommità lo sguardo può spaziare sulla bellissima città di Firenze.
Il campanile fu terminato solamente nel 1359, dopo l’interruzione dovuta alla peste nera da Francesco Talenti, che era subentrato ad Andrea Pisano che aveva sostituito Giotto nel 1337.
Una delle caratteristiche che più attira il turista che attende il suo turno per entrare nel campanile è la ricchissima quantità di decorazioni scultoree presenti all’esterno e che costituiscono uno dei più completi cicli figurativi del Medioevali.
Il Museo dell'Opera del Duomo
Situato nella parte nord-est della Piazza del Duomo, al numero civico numero 9, il “Museo dell'Opera del Duomo” racchiude una grandissima quantità di opere fiorentine del ‘300 e 400, nonché la storia della costruzione della chiesa di Santa Maria del Fiore.
Nella collezione museale spiccano le opere gotiche e rinascimentali che sono frutto del lavoro di artisti quali Arnolfo di Cambio (del quale si possono ammirare le lunette dei portali), Piero di Giovanni Tedesco, Niccolò di Pietro Lamberti Donatello,il Verrocchio e molti altri per un totale di circa 750 opere.
Sempre nel museo si trovano inoltre gli originali delle formelle del campanile di Giotto e, provenienti invece dal battistero, le formelle originali della Porta del Paradiso e la porta Nord di Ghiberti, la Maddalena di Donatello, nonché una pietà di Michelangelo.
Di particolare interesse èla sala che ospita i modelli architettonici che furono usati per la costruzione del tamburo della cupola del duomo (una specie di museo nel museo), dove si possono ammirare le soluzioni proposte da Michelangelo, Andrea da Sangallo, il Sansovino e altri, oltre ad un modellino della cupola dello stesso Brunelleschi,agli studi di tutti gli architetti interessati nella costruzione e gli strumenti dell’epoca.