Lo sfondo perfetto per la storia d’amore di Massimiliano e Carlotta che purtroppo non poterono viverlo.
Il castello di Miramare fu fatto edificare da Ferdinando Massimiliano d'Asburgo su di un promontorio a strapiombo sul mare, nei pressi della baia di Grignano, quando divenne Imperatore e dove visse con la moglie Carlotta prima di essere assassinato in Messico dopo che si ritirò dagli incarichi politici, visto che era considerato dal fratello Francesco Giuseppe un sovrano troppo moderno ed estraneo ai piani dell’impero austriaco.
Lo stesso Carducci che ebbe modo di visitare la città di Trieste nel luglio 1878 scrisse il componimento “Miramar”, pubblicato nel Libro I delle Odi Barbare e che fu ispirato proprio da questo bellissimo castello.
Massimiliano, era affascinato dalla marina e dal mare e questa sua passione si trova nelle sue stanze personali del castello: la camera da letto privata risulta piccola e razionale come la cabina di una delle sue navi o nella IV sala, detta Saletta Novara che era lo studio dell'Arciduca e che è la perfetta riproduzione del quadrato di poppa della fregata "Novara". Queste due stanze rappresentano però l’eccezione delle stanze in quanto l’arredamento nel resto del castello ha la raffinatezza dei mobili europei più belli delle nazioni all’ora considerate “civili” e non mancano elaborati lampadari e sontuose stanze, nonché una nutrita biblioteca.
Il fatto che l’arciduca avesse seguito personalmente la progettazione del castello si nota nel rapporto che quest’edificio ha con il mare antistante nel quale si immerge lentamente tramite scenografica sequenza di scale e balaustre, mentre all’interno del castello le stanze hanno enormi finestre si affacciano sul Golfo di Trieste.
Il parco del castello è un rigoglioso giardino di circa 22 ettari che circonda il castello. Fino alla metà del XIX secolo sul promontorio di Grignano era paesaggio tipico della flora carsica; quando il granduca decise di costruirvi un castello ed un parco la sua intenzione fu quella di riuscire a coniugare i principi dei giardini nordici con la ricchezza botanica mediterranea, ispirandosi ai criteri compositivi del giardino romantico ottocentesco. Si inizio così l’acquisto di lotti di terreno, affidando rispettivamente, la realizzazione del piano architettonico e quello del parco all’architetto Carl Junker ed al giardiniere Wilhelm Knechtel.
Nel parco vennero realizzati numerosi padiglioni: il Castelletto (Garten Haus) dove l’arciduca
Massimiano visse in attesa della costruzione del castello, la Kaffeehaus, lo Chalet svizzero, e molti altri edifici come la Radonetz, casa Gerlanz o la casa Jelinek, le scuderie, il portale principale di accesso con annessa portineria sulla carrozzabile verso la città, diverse voliere e gazebo.
Sicuramente chi si trovasse a Trieste e volesse rivivere lo spirito romantico della fine ‘800 deve visitare il castello di Miramare, una bianca perla che si affaccia sul mare ed il suo parco, lo sfondo perfetto per la storia d’amore di Massimiliano e Carlotta che purtroppo non poterono viverlo