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Il Castello di Ladyhawke


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3/1/2024

Il Castello di Ladyhawke

Soncino(Cr)


Il Castello di Ladyhawke esiste realmente!

A metà degli anni ’80 il film Ladyhawke rilanciò il cinema fantasy. La bellezza del film stava anche nelle sue scene ed inquadrature tra le quali memorabile è quella della fortezza di Aguillon dalla quale fugge Matthew Broderick.
E cosa direste se vi dicessi che quel castello in realtà esiste e si trova in Italia, in piena Pianura Padana?
Ebbene sì! Il castello esiste ed è la Rocca Sforzesca che si trova a Soncino, in provincia di Cremona, in Lombardia.
La Rocca, eretta a tempo record tra il 1472 ed il 1475, è un esempio interessante di opera militare, nonché uno tra i più tipici esempi di rocche collegate all’architettura ed agli schemi del castello visconteo tipico della pianura padana.
All’inizio la rocca era solamente un manufatto militare ma, con l'infeudazione del Conte Massimiliano Stampa nel 1536, venne progressivamente modificata per trasformarla in castello.

La rocca sforzesca di Soncino risulta essere oggi, come già detto, una delle più belle e meglio conservate testimonianze dell'architettura militare del Quattrocento in Lombardia; si presenta con una pianta quadrata e quattro torri angolari, due delle quali a base circolare e due a base quadrata (dovuto al fatto che furono erette in tempi diversi). Le mura sono interamente in mattoni, con pochi elementi in pietra (il che ha consentito di edificarla in tempi così brevi), e sono circondate da un ampio fossato, originariamente alimentato dal fiume Oglio; durante la sua storia fu teatro di vari episodi storici, tra i quali vale la pena ricordare l'assedio dei veneziani nel 1483, la visita di Ludovico il Moro nel 1493, la presenza di Leonardo da Vinci nel 1509 e il passaggio di Napoleone Bonaparte nel 1796. 
Nel 1536 la rocca passò ai marchesi Stampa, che la tennero fino al 1788: Nel 1876, l’ultimo Stampa lasciò al Comune di Soncino l’antica fortezza ridotta a rudere, e l’arch. Luca Beltrami la restaurò secondo la teoria del ripristino architettonico storico, cioè sulla base della documentazione d’archivio (1886-1895).

La costruzione è dotata di due ingressi, uno principale rivolto verso il paese e uno secondario rivolto verso la campagna (quello che compare nel film Ladyhawke appunto). Entrambi sono protetti da ponti levatoi e da porte in legno rinforzate con ferro. All'interno dell’edificio si trovano diversi ambienti, oggi tutti visitabili, tra cui la cappella, il cortile, le scuderie, le cucine, le prigioni, le camere da letto e le sale di rappresentanza.
All’interno della rocca trova spazio il Museo Archeologico Aquaria che espone reperti archeologici che raccontano la storia del territorio dalla preistoria fino al XVII secolo. Il museo ha diverse sezioni tematiche, tra cui spiccano quella dedicata alla seconda età del ferro, con corredi celtici di armati, e quella dedicata all’età romana, con marchi di fabbrica di laterizi e ceramiche. Il museo offre anche una sala dedicata al borgo e alla rocca, con ceramiche rinascimentali recuperate dagli scavi. Il museo è aperto al pubblico e organizza eventi culturali e manifestazioni storiche.
In un’altra sala del castello trova collocazione il Museo permanente del Combattente, allestito dalla sezione locale Combattenti e Reduci, e  raccoglie cimeli, documenti, fotografie e testimonianze delle guerre mondiali e della Resistenza, con lo scopo di conservare la memoria storica e di trasmettere ai visitatori i valori della pace e della libertà. 

Parlando degli Stampa è da citare la chiesa di Santa Maria delle Grazie fatta edificare proprio dalla famiglia Stampa come loro cappella privata; la chiesa fu edificata nel 1501 dai frati carmelitani ed al suo interno si può ammirare un ricco ciclo di affreschi rinascimentali, opera di artisti come Francesco Scanzi e Giulio Campi che la rendono famosa in tutto il mondo. 
Una leggenda narra dell’esistenza di un passaggio sotterraneo tra la Rocca e la chiesa: a quanto si dice, il passaggio, era usato dai marchesi Stampa per raggiungere la chiesa in caso di pericolo o per assistere alle funzioni religiose.
Sempre secondo la leggenda, il condotto segreto sarebbe stato scoperto nel 1871 da un legnaiolo di nome Messer Peppo, che sentì dei muggiti provenire dalla sua cantina. In realtà, il passaggio non è mai stato ritrovato e resta un mistero.

Naturalmente Soncino non ha solamente queste due opera da mostrare ad un turista, da visitare sono anche il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei, Chiesa di San Giacomo ed il museo della seta.

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