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By Filippo Brunelli


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  ► Luoghi

LA CITTÀ MURATA MEDIOEVALE
Montagnana Montagnana (PD)
Oltre che per lo straordinario complesso fortificato, la città si fa apprezzare per il tessuto urbano, fatto di vie e di edifici sorti in periodo rinascimentale e, parte, durante la ripresa economica del XIX secolo.
All'interno del Duomo di Santa Maria, che sorge nella piazza principale, si possono ammirare diversi dipinti tra i quali la splendida Trasfigurazione di Paolo Veronese, tre tavole di Giovanni Buonconsiglio detto il Marescalco e una grande tela votiva di notevole valore documentale riproducente la battaglia di Lepanto (il mio preferito).
Se si ha la fortuna di andare a visitarla durante il "Palio dei 10 comuni" la città medioevale risulta particolarmente affascinante.
Durante tale periodo si può assistere alla ricostruzione delle arti e dei mestieri in auge nel medioevo e alla sera allo spettacolo “Grande Battaglia ed Incendio della Rocca”.
Solitamente il palio ha luogo durante la fine di Agosto e/o l'inizio di Settembre.
Per maggiori informazioni: http://www.palio10comuni.it/
PARCO DELLE CASCATE DI MOLINA
Molina Molina (VR)
Distante una trentina di chilometri dalla città di Verona e raggiungibile in meno di mezz'ora, il parco è gestito dalla pro loco di Molina e vuole essere una piccola palestra per l'educazione all'amore e al rispetto per la natura. 
Per raggiungere il Parco si scende da Molina per una strada lastricata in pietra lunga circa 500m, fiancheggiata da muretti e da lastre in pietra locale ( le famose pietre di Prun della lessinia).
Molina è un piccolo borgo medioevale con numerose case perfettamente restaurate dove si possono osservare i tipici dettagli degli elementi architettonici delle costruzioni della Lessinia, in particolare i tetti coperti da grandi lastre di calcare rosso.
Per accedere al parco si deve pagare un biglietto (5,00€ intero) ma, non appena si entra si capisce che i soldi sono ben spesi e usati per la manutenzione del parco stesso.
Nel parco un sentiero segue il percorso di un torrente, con delle varianti interessanti alla scoperta di grotte e panorami.
IL PORTICO DI SAN LUCA
Bologna Bologna (BO)
Per chi si avvicina a Bologna, da qualunque direzione, il Santuario di San Luca è come un faro che indica la direzione, in quanto è il primo edificio che si scorge. Di certo non è il monumento di maggior interesse artistico a Bologna, ma è un simbolo.
Si consiglia di andare a visitare San Luca partendo dallo stadio di Bologna o da via Saragozza e seguire il percorso che, con un porticato fatto  di oltre 600 arcate, è unico al mondo per la sua lunghezza di quasi quattro chilometri; fu costruito tra il 1674 e il 1721, con il contributo dell'intera cittadinanza.  Il percorso è scandito dalle 15 cappelle dei Misteri del Rosario, e molte lunette recano stemmi e iscrizioni di famiglie e confraternite che parteciparono alla costruzione o al restauro.
La salita risulta facile anche se impegnativa, con una percorrenza media di 45 minuti.
Arrivati alla sommità della collina si può visitare il santuario ed ammirare il panorama che da una parte da sulla città, dall'altra sulle colline.

IL LAGO DI LOPPIO
Nago – Torbole - Mori Nago – Torbole - Mori (TN)
Il lago di Loppio è un vasto bacino lacustre situato nell'incisione valliva fra il gruppo del Monte Bondone e quello del Monte Baldo, fino a 30 anni fa occupata dal Lago di Loppio (che era un lago di estrema bellezza) poi prosciugata. Sul fondo dell'antico bacino lacustre è ora sviluppata una vegetazione molto ricca di praterie umide e palustri, in mezzo alle quali si va diffondendo il salice bianco. Questa mescolare tra natura e opera dell’uomo ha dato origine ad un ecosistema davvero affascinante.
Vi è un percorso che si snoda intorno a quello che rimane del lago e che porta in zone particolarmente interessanti da un punto di vista paesaggistico e storico come ’Isola di Sant’Andrea, su cui la Sezione Archeologica del Museo Civico di Rovereto conduce regolari campagne di scavo. Le indagini archeologiche, a tutt'oggi in corso, hanno portato alla scoperta di un sito archeologico pluristratificato, con testimonianze che vanno dalla preistoria all'epoca tardoantica a quella medievale, per giungere fino alla Prima Guerra Mondiale.
Il lago è, in qualità di biotopo, la più estesa area palustre del Trentino e presenta forti variazioni del livello dell'acqua: salici, pioppi, betulle e ontani si mescolano a cannucce d'acqua che danno riparo a folaghe, germani reali, piccoli anfibi e altro ancora; l'area protetta occupa una superficie di 112 ettari, nei comuni di Mori e Nago-Torbole.
L’escursione non è particolarmente impegnativa: si può parcheggiare l’auto nei pressi del lago e seguire a piedi la strada asfaltata riservata a pedoni e bici, per poi proseguire in mezzo ai boschi che si inerpicano sulla parete della montagna.

IL SANTUARIO INCASTONATO NELLA ROCCIA
Santuario Madonna della Corona Santuario Madonna della Corona (VR)
Madonna della Corona è una chiesa-eremo incastonata nella roccia dal quale si può osservare una bellissima vista sulla Val d’Adige. Ci sono due modi per arrivarvi: il primo da Spiazzi, il secondo da Brentino Belluno.
Nel primo caso si arriva al paese di spiazzi, dove si parcheggia l’auto, e da qui si prende un sentiero che scende per circa 15-20 min di cammino senza particolari difficoltà (c'è anche servizio navetta) fino al cuore del Santuario di Manonna della Corona. 
Per gli appassionati di montagna, invece si arriva a Brentino Belluno e si parcheggia nei pressi di piazza Rosmini, quindi si segue un percorso che in 2 orette buone di buon cammino arriva direttamente al santuario attraversando un percorso che passa per i boschi fino a costone sulla roccia.
Nulla vieta i più pigri di seguire altri sentieri partendo da Spiazzi che passano per i boschi: nella discesa, infatti, vi sono diverse indicazioni di sentieri più o meno difficili che consiglio vivamente di fare; alcuni di questi (sebbene difficili) permettono di ammirare dei paesaggi molto suggestivi dalle pareti del monte baldo.
SI consiglia una visita al santuario che ospita ambienti molto suggestivi (ricordo che trattandosi di un luogo sacro si consiglia un abbigliamento adeguato).
DA BORGHETTO LUNGO IL MINCIO
Borghetto sul Mincio Borghetto sul Mincio (VR)
Non deve stupire che Borghetto sul Mincio sia incluso nella lista de "I Borghi più Belli d'Italia".
Al visitatore che ha intenzione di andarvi, consiglio di parcheggiare presso il Ponte Visconteo e quindi dirigersi a piedi lungo la strada in direzione del borgo antico che risulta essere un paesetto-museo, molto caratteristico, curato e romantico. 
A Borghetto non c'è molto da vedere, è semplicemente un vecchio guado del fiume Mincio, caratterizzato da vecchi mulini e abitazioni caratteristiche del posto, ma è bello perdersi tra le vie del borgo e fermarsi a bere un aperitivo in qualche bar con il terrazzino sul fiume.
Si prosegue, poi, lungo un percorso ciclabile/pedonale che costeggia il Mincio e che collega Peschiera del Garda con Mantova. Lungo la strada ci si accorge di vivere immersi in un paesaggio immobile, come se il tempo si fosse fermato. Non importa che ora della giornata sia: in qualunque momento si può trovare, negli agriturismi e bar lungo la strada, un momento di relax e, se si è fortunati, gustare i piatti tipici locali (consigliati i tortellini con il burro e salvia).
In questo viaggio il fiume risulta il vero ed unico protagonista offrendo alla vista scorci di una natura che silenziosa si abbandona all’ammirazione di che la sa apprezzare; ci si dimentica delle ansie e della fretta e tutto il tempo rallenta e, a chi abbia in animo di aver fretta, sconsiglio di andarvi.
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